Trastevere, il lusso del tempo.

Trastevere è un luogo unico al mondo, e unico anche per la città di Roma. È il luogo del tempo dilatato, e anche del tempo perduto: il più insondabile dei lussi. E non solo per i canti di sirena dei suoi locali, sempre aperti verso l’esterno e sempre pronti a sfruttare ogni raggio di sole anche nelle stagioni fredde per irretire il passante con proposte soprattutto di cucina tipica. 
In particolar modo è proprio l’anima stessa di Trastevere che ti impore la lentezza. Il fondo stradale di sampietrini, con le non rare - e curiose - propaggini che dagli edifizi si spingono in mezzo alle strette  tortuose strade ad impedire il traffico carrabile, la stessa topografia urbana rendono indispensabile un atteggiamento largo nell’incedere del tempo. Fondo sconnesso, folla, ostacoli  e tentazioni rendono il tempo un fattore dispensabile, e ne assorbono a fiumi.

Si cammina per Trastevere, da Ponte Sisto e Piazza Trilussa, per vicoli mai dritti, slarghi appena abbozzati e profumi seducenti, con i nomi popolareschi appesi ovunque. La frequentazione è in stile stravagante, e se non mancano viking in braga corta a febbraio avrai personaggi con sigaro e tabarro, vestimenti clauneschi, muscisti di strada, acrobati e prestidigitatori.

Ti inoltri fino alla Basilica di San Crisogomo, altera nel lsuo laterizio, sprofondi a Piazza Santa Maria in Trastevere, una curiosa miscellnea di stili che fa onore all’apertura del quartiere, anche nei secoli bui, allo straniero e spesso anche all’alieno.

Le architetture sono di casucce medievali sgarrupate, con portoni ricchi di storia violati dagli onnipresenti graffiti. Ma le piccole finestrelle non ingannano l’osservatore attento: dietro a quelle mura antiche si nascondono veri e propri tesori. Le quotazioni delle abitazioni in Trastevere sono infatti vertiginosamente aumentate negli ultimi decenni arrivando al doppio di quelle medie della città.

Le balconate, i giardini pensili, gli intonaci dipinti a colori rossi e ocra spesso vetusti se non addirittura fatiscenti nascondono angoli di prestigio, con ristrutturazioni di gusto e “peso” assai importanti. Vivere a Trastevere è vivere il quartiere ma anche vivere il mondo, e non sono rare le personalità che decidono di godersi l’idea di scendere in strada trovarsi in metto a tutto quel colore.

E il tempo diventa un accessorio: a Trastevere scorre veloce come il fiume vicino, e le giornate scorrono via: veloce ma senza fretta, come il lusso più grande.