Il Cavallino, l'altra magia di Maranello

Per noi che questa terra l’abitiamo non è immediato abbracciare l’immensità del mito Ferrari. Certo, negli ultimi anni Maranello ha sempre di più abbandonato la dimensione strapaesana per trasformarsi in lunapark in livrea rossa: ma è solo quando - verso mezzanotte - vedi un viaggiatore del Lontano Oriente alzarsi sulle punte dei piedi per prendere la sua fotina dell’ingresso della Società Esercizio Fabbriche Automobili e Corse, oggi Ferrari SpA, che te ne rendi conto.

Per noi, che queste terre le abitiamo, è normale udire il particolare “suono” dei motori Ferrari, vedere le auto in preparazione tutte camuffate, quelle nuove lucide e brillanti: ma al viaggiatore che viene ad inebriarsi di leggenda tutto questo risulta magico.

Per noi, che qui viviamo, è altrettanto normale unire lo sguardo innamorato adagiato sulle sinuose curve dei bolidi Ferrari ad altri e più accessibili appetiti, che la seconda attrattiva del luogo è proprio la cucina: lo stesso Drake non disdegnava eclissarsi in una Piola per passare un paio d’ore in pace, davanti ai buoni piatti della storia gastronomica modenese. 

Tanto che il Cavallino - ristorante di Marananello - da sempre apriva le sue porte proprio di fronte alla fabbrica, una attraversata di strada e si era a tavola. E così è pure oggi, con una allure che conserva tutto il portato dei decenni di successi sportivi, a fianco dei decenni di successi culinari di Massimo Bottura, la cui vulcanica creatività sta alla base della rinascita del locale.

Una ristrutturazione straordinaria, una cucina straordinaria - affidata ad uno dei più validi discepoli della scuola “Francescana”, Riccardo Forapani - e soprattutto un condensato di due leggende: auto e cucina. 

Al Cavallino vanno in scena riletture emozionanti di grandi classici: a puro titolo di esempio, lo scrigno di Venere, un cofanetto fragrante ripieno di tortellini alla crema di Parmigiano Reggiano. Ma anche tutto il lessico del gusto di stampo modenese, trattato con i guanti della festa. Perchè se Ferrari Auto è qualcosa di raggiungibile a pochi, se non pochissimi, il Cavallino è un locale accessibile, comprensibile, raggiungibile: non per tutti i giorni, ma per godersi uno dei più incredibili binomi del nostro pur immenso patrimonio.